La vera storia di un cosmetico che non è diventato un soprammobile.
Dopo più di trent’anni di ricerche e analisi accurate su un campione molto ampio di persone, abbiamo la risposta alla domanda che assilla studiosi ed esperti da tutto il mondo: Perché alcuni prodotti cosmetici non funzionano?
Perché sono BRUTTI. E quando dico Brutti non mi riferisco solo all’aspetto. Sono proprio brutti a 360°.
Non hanno un buon odore, la loro consistenza non è gradevole, il dispenser è difficile da usare, il loro colore non è invitante. E quindi? direte voi.
E quindi, udite udite, NON AVETE VOGLIA DI USARLI. Rimangono molto spesso lì, a guardarvi tristi dal comodino della vostra camera da letto, rassegnati al loro triste e mutato destino di soprammobile.
Il loro problema è la scarsa sensorialità. Il prodotto cosmetico stimola adeguatamente i vostri sensi? Vi fa sentire meglio? Applicarlo vi piace?
Queste sono le domande che ci poniamo spesso prima di consigliarvi un cosmetico. Molti di voi lo sanno già, concludiamo sempre la nostra consulenza dicendo che una crema Wi – Fi, capace di funzionare anche da lontano, non l’hanno ancora formulata.
Perché quando acquistate una cosa che ha lo scopo di farvi stare meglio, non è la ragione che comanda ma l’istinto. E se la vostra pancia dice “no” è difficile che il vostro cervello si adegui.
Se il profumo di un bagno schiuma vi ricorda quella volta che il vostro ragazzo vi ha piantate la sera di San Valentino, non lo userete mai più.
Se, invece, tornate a casa e non vedete l’ora di immergere il vostro dito dentro quel meraviglioso barattolo di crema, abbiamo vinto care amiche. Alziamo le braccia al cielo ed esultiamo come quel gran figo di Grosso ai mondiali.
Il cosmetico funzionerà, perché lo userete con piacere e frequentemente.
E il nostro scopo è prima di tutto regalarvi un momento di goduria in mezzo ai miliardi di rotture di scatole giornaliere, poi sistemarvi la faccia con un buon prodotto e con la vostra collaborazione.
Quindi, se volessimo stabilire delle regole per scegliere insieme il cosmetico che funziona, sarebbe utile:
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- Identificare quale cosmetico ci serve e quale è più adatto a noi. Con una pelle unta come la pellaccia di una balena non cercate una crema corposa e nutriente tra gli scaffali, così per dire;
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- Sentirne l’odore. Sfido chiunque ad usare giornalmente una crema viso che sa di cioccolato o di caramello senza aver voglia di uccidere willy wonka dopo una settimana;
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- Toccarlo, sentirne la consistenza e la morbidezza tra le dita;
- Provarlo sul palmo della mano per capire se il suo residuo è oleoso, setoso, vellutato (vedi regola numero 1);
- CHIEDERE UN CAMPIONCINO per provarlo sulla vostra pelle o sui capelli. Non abbiate paura di questa richiesta se avete veramente intenzione di comprare il prodotto che fa per voi;
- Non valutare un cosmetico in base al costo. Se è vero che generalmente i cosmetici belli richiedono degli investimenti in ricerca e quindi dei costi un po’ superiori alla norma, è anche vero che non sempre un cosmetico molto costoso va bene per la vostra pelle. Mi sento di aggiungere anche che abbandonare sul comodino una crema da 250€ non fa bene al vostro fegato oltre che alla vostra faccia.
E tu, cara bradipa, non fare la furba con me. Non dirmi che non metti la crema giorno perché non ti piace, perché non gradisci la sua sensorialità. Lo so già che sei una bradipa annoiata e se potessi non ti laveresti neanche i denti. Le conosco quelle come te. Questo articolo non parla dei casi umani come il tuo. Ma non temere, di te parleremo più avanti.
Questo piuttosto è un appello dedicato a voi, ragazze alla ricerca del “cosmetico gemello”, che avete ormai abbandonato da tempo anche l’idea dell’anima gemella. Mi fido della vostra buona volontà nel trovare il prodotto che fa per voi.
Se continuate comunque ad avere dei dubbi potete sempre passare da qui, per provare insieme a noi tutti i cosmetici che volete, linea Cien compresa.
Basta fidarsi dell’istinto e sedare il cervello per circa 10 secondi. Siete capaci? Io no.